Comprendere la malattia
di Fabry e i suoi segni e
sintomi
La malattia di Fabry (FD) è una patologia da accumulo lisosomiale causata da un deficit dell’enzima α-galattossidasi A che determina l’accumulo di glicosfingolipidi, in particolare globotriaosilceramide, in vari tipi di cellule dell’organismo. Ciò può provocare una malattia multisistemica soprattutto a carico di reni, cuore e sistema nervoso.1
La malattia di Fabry può colpire organi e apparati in modi diversi.1 I pazienti possono manifestare una combinazione unica di sintomi: la malattia può presentarsi in modo diverso persino in pazienti appartenenti alla stessa famiglia,2,3 con una variabilità che può renderla difficile da diagnosticare.3,4
• Perdita dell’udito o tinnito
La malattia di Fabry può essere descritta in 2 modi1
il fenotipo classico, grave, che si osserva per lo più in soggetti di sesso maschile senza attività enzimatica residua;1
la FD non classica, detta anche FD a insorgenza tardiva o atipica, caratterizzata da un decorso della malattia più variabile, che generalmente colpisce i pazienti in modo meno grave e le cui manifestazioni possono essere limitate a un singolo organo.1
I primi sintomi della malattia di Fabry insorgono tipicamente in età infantile, spesso manifestandosi prima nei soggetti di sesso maschile che in quelli di sesso femminile.4
Con l’avanzare dell’età il danno progressivo agli organi vitali si sviluppa in entrambi i sessi, causando insufficienza d’organo.4
È importante tenere sempre presente che il monitoraggio clinico e regolare sono essenziali, poiché un’assenza di sintomi, al basale o alle valutazioni di follow-up, non preclude lo sviluppo successivo di complicanze d’organo.2
La diagnosi tempestiva e accurata di questa malattia progressiva è una necessità imprescindibile affinché i pazienti possano essere identificati e trattati prima che si verifichi un danno d’organo irreversibile.3 La malattia renale allo stadio terminale e le complicanze cardiovascolari o cerebrovascolari potenzialmente fatali limitano l’aspettativa di vita dei pazienti non trattati.4
La disfunzione renale
può progredire a insufficienza renale.3
Le manifestazioni cardiovascolari
possono portare ad un’insufficienza cardiaca.3
Le manifestazioni cerebrovascolari
includono ictus precoce e attacchi ischemici transitori.3
Le complicanze della malattia
e il dolore incidono entrambi negativamente sulla qualità di vita.5
La gestione a lungo termine dei pazienti adulti con malattia di Fabry deve prevedere il trattamento tempestivo e la valutazione regolare della progressione della malattia in tutti i pazienti.2
.La malattia di Fabry può essere monitorata attraverso una serie di esami di laboratorio e dai Patient reported outcomes.6
Iniziare il trattamento il prima possibile può contribuire a impedire la progressione della malattia e il danno d’organo irreversibile..3
NEGLI ULTIMI DIECI ANNI LE CONOSCENZE SULLA PATOGENESI, SULLA STORIA NATURALE E SULLA PREVALENZA DELLA MALATTIA DI FABRY SONO AUMENTATE, COSÌ COME SULL’EFFICACIA E SUI LIMITI DEI TRATTAMENTI SPECIFICI.2 I PROGRESSI SCIENTIFICI HANNO CAMBIATO L’APPROCCIO AL MONITORAGGIO DELLA MALATTIA E ALL’INTERVENTO TERAPEUTICO, PORTANDO AD AGGIORNARE LE LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI FABRY.2
Riferimenti:
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